Cos’è la User experience: progettare per l’utente
In origine, il concetto di user experience era molto ampio. Secondo la definizione della Nielsen-Norman Group, la UX comprendeva tutti gli aspetti dell’interazione dell’utente finale con l’azienda, i suoi servizi e i suoi prodotti. ISO definisce la user experience come le percezioni e reazioni che derivano dall’uso o dall’aspettativa di utilizzo di un prodotto, sistema o servizio.
In sostanza, la user experience sarebbe tutto ciò che incide sull’esperienza con un prodotto o con un brand.
UX: l’uso attuale del termine
Sebbene la definizione sia così ampia, oggi la si usa per lo più in relazione ai prodotti digitali, come applicazioni, siti web, computer. Lavorare per la user experience significa considerare la persona nell’atto di vivere una determinata esperienza: quella di interagire con uno specifico prodotto o servizio.
Differenze tra UI e UX design
La UI, ovvero user interface, cura nello specifico gli aspetti visual e di presentazione dell’interfaccia utente. In ambito digitale include schermi, touchscreen, colori, pulsanti e luci. La UI è quindi un sottoinsieme della UX, che si avvicina maggiormente al graphic design. Le interconnessioni tra UI e UX sono molte e complesse, per cui la distinzione non va interpretata troppo nettamente.
Fattori chiave dello UX design
Lo UX design mira di fatto a migliorare la soddisfazione dell’utente riguardo a un prodotto o servizio, tramite l’implementazione di accessibilità, usabilità e gradevolezza d’utilizzo. Altri fattori chiave in tal senso sono il design, l’estetica, la presentazione, la funzionalità e l’efficienza. I prodotti devono poi essere autoesplicativi, vale a dire che devono essere dotati di caratteristiche di design che guidano al loro utilizzo, senza bisogno di seguire un manuale d’istruzioni.
Altro aspetto di fondamentale importanza, che meriterebbe un discorso a parte, è l’accessibilità del prodotto per persone diversamente abili.
Oltre le caratteristiche tangibili del prodotto, un ruolo fondamentale è infine giocato anche dalla brand image e dalla comunicazione del marchio.
La pianificazione intenzionale
L’idea di fondo dello UX design è di focalizzarsi sugli obiettivi dell’utente e sui risultati che vuole raggiungere, semplificando il più possibile la strada per arrivarci. Ciò significa prevedere eventuali difficoltà d’utilizzo e/o bisogni inespressi, secondo una pianificazione intenzionale che tiene conto di una molteplicità di fattori.
In breve, si studiano gli utenti, cioè le persone, e si progetta in base ai loro bisogni, alle loro caratteristiche e all’ambiente in cui utilizzeranno il prodotto.
L’approccio neuroscientifico
L’approccio allo UX design implica spesso l’utilizzo di strumenti biometrici in grado di rilevare dati fisiologici attentivi, emotivi, cognitivi, comportamentali in relazione a interfacce digitali o analogiche. La metodologia non è rigidamente prescrittiva, ma rimanda piuttosto a una serie di linee guida alla base di una progettazione flessibile e attenta ai contesti.
Lo UX design è ovunque
Da un’app per ordinare cibo da asporto, ai comandi di una lavatrice; dalla seduta di una sedia ai meccanismi di apertura di un ombrello, la user experience è ovunque e, proprio per questo, risulta spesso invisibile. Ed è proprio quando il design non si vede, cioè quando si forniscono le risposte alle domande prima ancora che queste sorgano, che è stato fatto un buon lavoro. Chi si occupa di design sa quanto mestiere si celi dietro le cose semplici.
Progettare per l’esperienza
ll focus dello UX design non è progettare l’esperienza, quanto invece progettare per l’esperienza dell’utente. E un’ottima esperienza utente può essere garantita solo dopo una profonda comprensione dei valori, delle necessità, delle capacità e dei desideri delle persone. Si tratta di un processo iterativo che coinvolge diverse professionalità tecniche, umanistiche, informatiche e comunicative.
Mettere l’utente al centro consentirà di realizzare un prodotto o un servizio utile, usabile, desiderabile e capace di apportare valore. È pertanto un approccio destinato a ripagare nel tempo.
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